Il vespaio o vespaio aerato o vespaio ventilato è una camera d’aria che si realizza nelle costruzioni al fine di migliorare le condizioni dell’ambiente abitativo.

Viene posizionato sotto la chiusura orizzontale inferiore (solaio contro terra ) a contatto con il terreno per  ridurre l’umidità di risalita dal suolo, è uno dei sistemi più semplici di protezione dall’umidità che si possono prevedere negli attacchi a terra degli edifici per assicurare che l’acqua contenuta nel terreno non si infiltri nelle strutture a diretto contatto con esso o non renda umidi i locali seminterrati o interrati.

Il vespaio può essere realizzato con della ghiaia grossa o con gli igloo di plastica  riciclata

Con un vespaio ventilato si diluisce anche la percentuale di radon (gas radioattivo) che dal terreno arriva ai locali abitati.

Infatti  la legge della Regione Friuli-Venezia Giulia n°44 del 23 agosto 1985 rese obbligatoria la costruzione del vespaio aerato a seguito della scoperta che il gas radioattivo Radon era ed è presente in Regione in gran quantità: questa pratica costruttiva impedisce di fatto il suo accumulo nei vani abitati. Per questo motivo in tale regione i vespai sono costruiti con accorgimenti particolari.

Si tratta di casseformi modulari in plastica riciclata che posate e agganciate tra di loro fungono da cassaforma a perdere per la realizzazione di un piano orizzontale al di sotto del quale si forma una cavità ventilata. Il sistema è completato da pannelli in plastica che permettono di gettare le travi di fondazione insieme al pavimento rendendo ancora più rapida la realizzazione del vespaio. Il vuoto sanitario sottostante deve essere messo in collegamento con l’esterno tramite la creazione di opportune aperture sulle travi intermedie e sui cordoli perimetrali. Gli sfoghi con l’esterno posti a distanza compresa fra i 2,5 – 3 metri di distanza devono risultare a quote differenziate fra il lato caldo (generalmente sud) e il lato freddo (generalmente nord) per provocare una ventilazione naturale che permetta all’aria esterna di entrare dalle aperture poste sui lati più freddi, caricarsi del gas radon ed uscire dal vespaio in base al noto effetto camino dalle aperture poste ad altezza maggiore (anche a tetto, se possibile) sui lati caldi.

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